Park Associati, studio di architettura fondato a Milano nel 2000 da Filippo Pagliani e Michele Rossi, descrive cosi i punti chiave del loro progetto che darà una nuova vita al Lungomare di Catania:
“Il progetto del Waterfront di Catania mette al suo centro l’acqua come elemento del rinnovato legame tra la città e il mare
Catania deve la sua origine e la sua fortuna alla prossimità del mare e della montagna, che le hanno dato spessore, identità e dimensione aggregativa. Nel tempo, la linea di confine tra il mare e la città storica è sfumato diventando un fattore di rischio più che di risorsa per la comunità. Questo distacco è stato dovuto soprattutto alla costruzione di due infrastrutture: la ferrovia e il porto, che hanno creato un fronte di confine tra il mare e la vita della città.
Il Masterplan ridisegna il Waterfront per 4 km, realizzando un nuovo landmark, rendendo Catania nuovamente una città di mare, anche grazie al progetto infrastrutturale che prevede l’interramento della linea ferroviaria in questo tratto.
Mettere l’acqua al centro del progetto significa aver ben presente quali saranno le condizioni che insisteranno sulla vita delle comunità costiere a medio-lungo periodo. L’attenzione ai temi della protezione da cataclismi naturali provocati dal mare come dalle sempre più frequenti alluvioni che si abbattono sulla città ha orientato i presupposti progettuali.
Far diventare i rischi connessi alla gestione dell’acqua una risorsa di economia, bellezza, rinnovata vivibilità: questa la sfida che ci siamo posti nell’immaginare un nuovo luogo di incontro tra la città e il mare.
Rivelare il waterfront alla città significa lavorare sui margini e sugli spazi di cesura. La riqualificazione degli spazi limitrofi al sito, e la creazione di spazi di convivialità, per passeggiare, fare sport, divertirsi, permetterà di ritrovare la continuità urbana tra mare e città”.