Si fa presto a parlare di blue economy. Nel corso della 51esima edizione di Nauticsud è stato affrontato nei dettaglio quanto l’economia del mare ha un collegamento con i territori e come possa contribuire allo sviluppo di una città di mare. A sottolineare questo aspetto sempre più centrale per un Paese come il nostro che protende all’interno del Mediterraneo il convegno “Il ruolo centrale delle professioni per lo sviluppo della blue economy” promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi.
“Essere città di mare come Napoli vuol dire sviluppare tutte le potenzialità economiche che ci sono. I porti turistici riescono a gravitare sui territori dove insistono economie mostruose con un rapporto di incentivo assolutamente premiale rispetto a tutte le altre forme di attività economica. Occorre sviluppare infrastrutture e l’intero contesto dell’indotto. Il compito dei dottori commercialisti è multidisciplinare sviluppandosi su varie coordinate tra le quali dare consigli fiscali e giuridici, come acquistare e gestire le imbarcazioni, come evitare i problemi del mondo nautico nella sua totalità” ha dichiarato Gianluca Battaglia, consigliere Odcec di Napoli.
Per la Mostra d’Oltrenmare è intervenuta Maria Caputo, consigliere delegato dell’ente fieristico: “Siamo felici di ospitare anche quest’anno l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli al NauticSud perché propongono sempre temi interessanti. I commercialisti possono dare tanto al settore della blue economy. Proprio durante questa edizione abbiamo affrontato tante criticità che il settore della nautica sta affrontando e sono certa che da questo confronto possono venire fuori degli spunti interessanti in quanto i professionisti possono essere concretamente a fianco delle imprese che fanno parte della filiera nautica per risolverne le difficoltà”.
Secondo Matteo De Lise, presidente nazionale dell’Aiecc (Associazione italiana Esperti in Composizione della Crisi): “La nautica è un asset strategico per l’economia della nostra regione e il lieve calo che ha registrato negli ultimi tempi è legato ad alcune congiunture economiche che hanno portato i consumatori a essere più cauti con i beni di lusso. E’ fondamentale il ruolo dei commercialisti nel tracciare linee di business per puntare progetti imprenditoriali che puntino sulla qualità in luogo del numero di prodotti fatti per incidere nella leva di mercato. In alternativa andare a vedere dove si può recuperare nella catena di produzione con una contabilità applicata per centri di costo per essere più competitivi sui prezzi”. Il ruolo dei giovani professionisti è stato sottolineato da Vincenzo Piccirillo, presidente dell’Ugdcec Napoli: “Siamo sempre in prima linea nel supporto e nell’assistenza ai nostri clienti per ciò che riguarda lo sviluppo della blue economy a tutti i livelli. Accompagniamo le imprese e i consumatori per guidarli in tutti i passaggi fondamentali che hanno a che fare con gli impegni economici e finanziari relativi a questo settore dell’economia prezioso per il futuro della nostra regione e dell’Italia”.
L’importanza della nautica da diporto è stata sottolineata da Arturo Capasso, presidente della commissione Economia del mare dell’Odcec di Napoli: “La nautica è un elemento importante perché legata ad altri settori strategici come turismo e industria. Il ruolo dei commercialisti è quello di affiancare le imprese di questo segmento dando loro le opportunità di sfruttare tutte le leve che il mercato e le normative offrono”. Sulle prospettive di sviluppo del settore nautico si è espresso Francesco Verde, commissione Economia del mare dell’Odcec Napoli: “Abbiamo la necessità di implementare i posti barca, perché in Campania continua a esserci una domanda sostenuta. Si stima che su dieci imbarcazioni realizzate solo quattro trovano posto nella nostra regione. Noi continueremo a offrire la nostra competenza nello strutturare operazioni finanziare che coinvolgano capitali privati in partenariato con il pubblico potendo fare la nostra parte sia a favore della committenza che dei proponenti”.