Il 14 ottobre si è svolta al Politecnico di Milano la seconda edizione del corso “Rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico -Strategie finanziarie innovative”, tenuto dal Real Estate Center (REC) del dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito del Politecnico, supportato da Demosion e patrocinato da OPPAL e WFL.
Gli interventi di docenti e relatori hanno illustrato i mezzi di finanziamento che hanno a disposizione le Pubbliche Amministrazioni per incentivare lo sviluppo del territorio, favorendo la rigenerazione urbana e la valorizzazione del patrimonio pubblico.
Nella prima parte della mattinata, dopo la presentazione dei dati del mercato immobiliare pubblico, con attenzione alle criticità dei tempi lunghi per le procedure e per la realizzazione delle opere, sono state illustrate le opportunità del Partenariato Pubblico e Privato.
I relatori di Demosion hanno dimostrato come il PPP possa essere un valido strumento per agevolare la rigenerazione del territorio o la realizzazione di singoli interventi, permettendo alle Pubbliche Amministrazioni Locali di avviare processi virtuosi e realizzare opere diversamente possibili solo con mutui o contributi pubblici.
In questa materia, la tecnica e l’analisi finanziaria sono fondamentali nel sollevare da responsabilità i decisori pubblici, e nel garantire agli operatori privati il rientro degli investimenti.
Un ulteriore vantaggio del PPP è l’assistenza che le imprese possono offrire alle Pubbliche Amministrazioni per la gestione dei progetti e la relativa attenzione alla sostenibilità ecologica delle opere: le imprese, che ormai da anni si interfacciano con i criteri ESG (Environment Social Governance), possono offrire un valore aggiunto alle opere pubbliche italiane, permettendo così anche alle nostre amministrazioni di esercitare nel rispetto dell’ambiente e quindi del principio DNSH (Do No Significant Harm) previsto per l’utilizzo dei fondi PNRR.
Nella seconda parte sono stati illustrati mezzi innovativi, con una speciale attenzione verso il crowdfunding.
Letteralmente significa “finanziamento di massa” ed è un mezzo di ricerca di fondi, da qualche anno utilizzato in ambito privato, che consente a una pluralità di persone di rispondere ad una domanda di investimento partecipando attivamente alla raccolta fondi, senza le implicazioni che ci sono nel caso degli investitori che comprano una quota di un’azienda. A primo impatto sembra più simile ad una donazione, ma così non è.
Il civic crowdfunding, nel caso delle Pubbliche Amministrazioni, è una nuova forma di finanziamento diffuso nel quale i cittadini e i privati che partecipano all’attività hanno una possibilità di rientro. La restituzione dell’utile può avvenire sotto forma di erogazione di un servizio nuovo o come un utile vero e proprio.
In alcuni casi il vantaggio per i sottoscrittori assume la forma di servizio aggiunto dato alla comunità, ma non si possono escludere anche forme nelle quali chi risponde alla call possa usufruire di un ritorno di utile.
Se un comune decide di migliorare la linea dei mezzi pubblici comunali e lo intende fare con strumenti finanziari alternativi, è possibile che, grazie al crowdfunding ibrido, i cittadini che intendono partecipare alla chiamata ricevano sconti sull’utilizzo del servizio.
La raccolta fondi può avvenire anche attraverso piattaforme dedicate, ove il soggetto attuatore può essere uno sponsor, che ha l’esigenza di reperire i mezzi per eseguire i propri progetti. Questi possono essere developer immobiliari o investitori istituzionali, interessati a effettuare interventi di rigenerazione pubblica.
I vantaggi del Crowdfunding risiedono nell’essere un modo intermedio per trovare denaro che non è in conflitto con i metodi tradizionali e che, proprio perché è un metodo innovativo, potrebbe trovare un proprio spazio nelle dinamiche tra Pubblico e Privato.
Per informazioni e documentazioni segreteria@waterfrontlab.it .